Febbraio 2015: prosegue il conto alla rovescia per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (settembre 2015)

Prosegue il conto alla rovescia verso settembre 2015, quando all’Assemblea dell’Onu, a New York, si analizzeranno i risultati conseguiti nella lotta alla fame e alla povertà, si discuteranno i piani e gli obiettivi futuri, nonché gli impegni che la comunità internazionale vorrà assumersi per raggiungerli.

Un appuntamento fondamentale sia per chi si occupa di diritto al cibo, di problemi legati alla condizione umana e ai fenomeni di coesione sociale, sia per chi segue le vicende geopolitiche internazionali, i contesti di violenza e di conflittualità armata (vedi il documento base della Campagna), legati a doppio filo a quelli di impoverimento e di indigenza.

Per ognuno dei dieci mesi che ci separano dall’evento, proponiamo:

– una riflessione sui vari aspetti della nostra Campagna;
– un’azione che renda visibile per tutti la riflessione sul tema, che sia segno di impegno concreto;
– un’icona biblica collegata alla riflessione e all’azione, per radicare il nostro agire sulla Parola di Dio e nel contempo innalzarlo in una forma di preghiera.

FEBBRAIO 2015 (-8)

riflessione LA RIFLESSIONE
Il deserto è luogo simbolico dell’anima che rimane sola con se stessa, oltre che luogo fisico di aridità e turbamento. È un passaggio fondamentale nella vita di ognuno per la rinascita e la conversione. Nei quaranta giorni della Quaresima che inizia, riflettiamo sul senso del digiunare e della scelta profonda che questo comporta. L’astenersi dal mangiare è la condizione di chi, nell’assenza, trova la presenza. La rinuncia al cibo serve a creare uno spazio in cui si inserisce la Parola del Padre. E si comprende meglio la situazione di chi il cibo non ce l’ha e di tutti coloro ai quali il diritto al cibo in vario modo non è garantito :: Scarica il toolkit della Campagna nella sezione Materiali.

azioneL’AZIONE
La Quaresima del cuore può spingerci ad attraversare altri deserti: i “non luoghi” della città. Possiamo accompagnare un gesto concreto, il digiuno del Mercoledì delle Ceneri, alla ricerca dei luoghi nascosti di un’umanità che vive silenziosamente le periferie cittadine. Il Papa è stato in una baraccopoli di Roma est nei giorni scorsi: cerchiamo anche noi un non luogo vicino alla nostra casa, dove vivono dei fratelli in difficoltà e condividiamo con loro la preghiera del Mercoledì delle Ceneri. Il digiuno per noi avrà così un significato più profondo. Ma condividiamo anche il frutto concreto del nostro digiuno: doniamo quanto da noi “non consumato” a chi non ha cibo attraverso i Centri di ascolto, le mense e le realtà presenti nel nostro territorio.

iconabiblica L’ICONA BIBLICA
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 4,1-11): «Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio», dice Gesù al diavolo che lo tenta nel deserto. Il digiuno è un mezzo per la crescita spirituale e non un fine. Attraverso l’astensione dal cibo concentriamo la nostra attenzione su un altro nutrimento: quello dell’anima. «Se sei il figlio di Dio di’ che queste pietre diventino pane!», lo tenta satana. Ecco, la pietra si trasforma ed è già pane senza bisogno di esserlo. Pane per l’anima.

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Archivio

GENNAIO 2015 (-9)

LA RIFLESSIONE – Nel mese della Pace, in occasione del Centesimo Anniversario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale e del Settantesimo della fine della Seconda Guerra Mondiale, riflettiamo su come trasformare  conflitti, violenze, “asservimenti”, ingiustizie e povertà in percorsi di riconciliazione, liberazione, fraternità e tutela dei diritti, a partire dal diritto al cibo. I conflitti armati generano insicurezza alimentare: chi ha il controllo sugli alimenti ha il potere, poiché le carestie sono l’arma più efficace, temibile, poco costosa, di uso rapido e semplice, che tutti i governi hanno per ottenere i propri propositi. La fame è essenzialmente politica e si utilizza come un’arma da guerra.

L’AZIONE – L’educazione alla non violenza e alla cittadinanza globale trova il suo fondamento nel rispetto delle persone, dei diritti e nel dialogo tra culture differenti. È compito nostro: partecipiamo/organizziamo incontri, eventi, occasioni di riflessione, approfondimento e dibattito sui temi della pace nei nostri territori. La nostra proposta: Seminario “Non più schiavi, ma fratelli. Il Messaggio Pontificio per la Giornata Mondiale della Pace 2015” – Roma, venerdì 23 gennaio 2015. Incontro promosso dalla Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana e dall’Istituto “Giuseppe Toniolo”.

L’ICONA BIBLICA – Lettera di San Paolo a Filemone (Fm 1, 15-16). Uno schiavo di nome Onèsimo, fuggito dal padrone Filèmone, incontra Paolo che sta in prigione; l’apostolo gli annuncia il Vangelo e lo rimanda al suo padrone con un breve scritto. A Filèmone l’apostolo chiede di accogliere il suo schiavo come fratello nel Signore e quindi di non punirlo per la sua fuga.

DICEMBRE 2014 (-10)

LA RIFLESSIONE – Messaggio per la Giornata mondiale della Pace “Non più schiavi, ma fratelli” – 1 gennaio 2015

L’AZIONE – 47ª Marcia nazionale per la Pace “Non più schiavi, ma fratelli” – Vicenza, 31 dicembre 2014. Marciare e digiunare per la pace in un mondo segnato da sempre più conflitti insieme alla comunità ecclesiale.

L’ICONA BIBLICA – «A Nazaret Gesù cresceva e si fortificava» (Lc 2,40). «… 39 Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. 40 Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui». Come a Nazaret Gesù cresceva e si fortificava, così ogni bambino all’interno della propria famiglia, parte della più ampia famiglia umana, dovrebbe trovare il luogo naturale per il proprio sviluppo umano e cristiano, secondo il progetto di Dio. La nostra Campagna ricorda che purtroppo non è così. A molta parte della popolazione mondiale, infatti, non è garantito né cibo, né acqua potabile, né ambiente sano, né lavoro, né libertà.

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