Melita ha 12 anni e abita in un paesino del Guatemala dove il 72% dei bambini non mangia abbastanza. Sua mamma Roselia è una tipa piuttosto speciale che le insegna tanti piccoli segreti che le permetteranno di crescere meglio.
E anche noi, trascorrendo un giorno qualunque con Melita, scopriremo cosa vuol dire nutrirsi poco o male, capiremo quale fortuna abbiamo nel poter scegliere cosa coltivare e cosa mangiare, o quanto più gustoso sia un frutto fresco rispetto a uno conservato, e ci faremo un’idea più concreta di cosa si possa fare nella vita di ogni giorno per contribuire, seppure solo nel nostro piccolo, a cambiare la nostra vita e, se possibile, un po’ anche quella degli altri.
GUARDA IL FOTORACCONTO “UN GIORNO CON MELITA”
Il fotoracconto è proposto da ProgettoMondo Mlal per la serie di letture animate della campagna “Io non mangio da solo”.
Scorrendo le pagine, la dolce Melita ci insegna a fare i conti con il diritto alla sopravvivenza anche a nome di altri 200 milioni di bambini. Tanti sono infatti i piccoli che ad oggi soffrono ancora la fame, oppure mangiano poco e male, il che li espone a gravi malattie o alla morte. Ogni anno muoiono ancora 13 milioni di bambini sotto i 5 anni.
Melita ci invita dunque a visitare la sua casa, la sua scuola, la sua cucina… A conoscere i suoi amici, la sua famiglia e la sua gente.
ProgettoMondo Mlal è in Guatemala da quarant’anni. Tra i temi dei tanti Programmi di sviluppo realizzati fino ad oggi, particolarmente significativi sono quelli sulla sicurezza alimentare perché –come si legge nello stesso fotoracconto- hanno direttamente a che fare con la vita, con il diritto alla sopravvivenza di tutti noi. Si tratta infatti di interventi davvero capaci di cambiare la vita di una comunità.