Il voto del Parlamento europeo richiede che tutte le imprese dell’Unione europea che lavorano, importano o utilizzano stagno, tantalio, tungsteno e oro (3TG) agiscano in modo responsabile attenendosi alla due diligence. E’ una grande vittoria per le comunità interessate da violazioni di diritti umani alimentate dall'estrazione di risorse naturali. (altro…)...
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I NUMERI CHE CONTANO: L’ITALIA AL PRIMO POSTO NEL CHIEDERE CHE L’EUROPA FERMI I MINERALI DEI CONFLITTI
Grazie alla mobilitazione di organizzazioni della società civile, mondo cattolico, Vescovi firmatari della Dichiarazione, l’Italia ha mobilitato il maggior numero di cittadini (2351 su un totale europeo di 7950) nella firma della petizione che chiede una legislazione europea vincolante che fermi il commercio dei minerali dei conflitti.
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MINERALI DEI CONFLITTI: IN VISTA DEL VOTO DEL PARLAMENTO EUROPEO I VESCOVI TORNANO A CHIEDERE UN REGOLAMENTO PIU’ STRINGENTE
Il regolamento, così come votato dalla commissione INTA, potrebbe ancora consentire ai minerali dei conflitti di essere presenti nei prodotti elettronici venduti in Europa. Il voto in sessione plenaria di Maggio deve perfezionare quest’aspetto, è quanto afferma Mons. Ambongo dalla Repubblica democratica del Congo.
Tra il 18 e il 21 maggio 2015 (la data esatta del...
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RESOCONTO DEL SEMINARIO SUI MINERALI DEI CONFLITTI E IL RUOLO DELLA LEGISLAZIONE EUROPEA
Il seminario Minerali dei conflitti: la legislazione europea è favorevole alla pace e alla sicurezza nella repubblica Democratica del Congo, promosso da EurAc, in collaborazione con Focsiv, AOI, Concord Italia, CIPSI, MAGIS, Chiama l’Africa, Maendeleo-Italia, Rete Pace per il Congo, Réseau européen pour l’Afrique centrale...
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